Il 2020 è stato un anno di alti e bassi per i marketer. La pandemia di Coronavirus ha modificato il comportamento dei consumatori e le richieste del mercato. I marchi quindi, dovrebbero essere consapevoli di queste tendenze mutevoli e adattare contenuti e messaggi del brand di conseguenza, in modo da adattarli al panorama attuale. Secondo un recente studio condotto da Talkwalker e Hubspot, il tono del 2021 sarà modellato dalle "quattro C" dei contenuti: Community, Contactless, Cleanliness, Compassion. Il rapporto ha rilevato che questi quattro aspetti hanno fatto tendenza online e sono diventati dei comuni motori di conversazione. Pertanto i marchi dovranno adattare la loro comunicazione basandosi su queste linee guida.
Marketing di vicinanza e di conversazione
La pandemia ha anche portato in primo piano la necessità delle aziende di connettersi con i consumatori. Le attività ora non possono più gridare i loro messaggi nel vuoto e sperare per il meglio. Al contrario, si tratta di eseguire un lavoro di conversazione e connessione. Avere conversazioni con i consumatori per costruire relazioni e generare vendite.
Le vendite non sono più una priorità per i clienti. Al contrario lo sono sono le informazioni, l'impegno e le questioni sociali legate anche alle dinamiche della pandemia a guidare la costruzione del rapporto di fiducia.
Marketing della nostalgia
Il drastico cambiamento della società e dello stile di vita causato dal COVID-19 ha anche reso più profittevole l'uso del "marketing della nostalgia". Il marketing della nostalgia collega forti emozioni positive ad un brand e genera un engagement sentimentale. In tempi di incertezza e di recessione economica i consumatori cercano di connettersi con tempi più felici per distrarsi dalle situazioni attuali.
Secondo lo studio di Talkwalker, il marketing della nostalgia è stato utilizzato durante la depressione degli anni '20, la Grande Recessione di fine anni 2000, case history importanti per affrontare la recessione economica dei prossimi anni.
Essere socialmente consapevoli
La tendenza più impattante che gli studi hanno riscontrato è l'aumento dei consumatori socialmente consapevoli. Nel 2020, questa "generazione socialmente consapevole" ha avuto un impatto sui brand, sulla politica e sulla società nel suo complesso.
Pertanto, le aziende dovranno impegnarsi maggiormente su temi come la salute mentale, l'inclusività e la giustizia sociale, o dovranno affrontare il problema di diventare irrilevanti e potenzialmente obsoleti nel 2021.
Dovranno rendere il loro marchio più socialmente consapevole e concentrare il loro marketing anche su questa mission. Altrimenti, le tattiche di vendita non funzioneranno per i Millennials e le generazioni più giovani.
Contrastare la crescita della disinformazione
L'industria del marketing può anche aspettarsi che il 2021 sarà l'anno in cui i marchi e i canali dei social media si concentreranno sull'evidenziare la verità e sul mettere a tacere le "notizie false". I social media hanno sempre offuscato i confini tra realtà e finzione - dalle vite altamente modificate di alcuni Instagrammers, agli account parodia di Twitter. La crisi sanitaria di COVID-19 ha portato in primo piano il tema della disinformazione. La società si trova ad affrontare un futuro incerto e questa incertezza ha creato un focolaio di disinformazione, alimentando storie false che possono potenzialmente portare a importanti decisioni sbagliate.
Da febbraio 2020 in poi le menzioni di notizie false, disinformazione e teorie di cospirazione sono aumentate in modo esponenziale e drammatico. L'improvviso diffondersi della pandemia di COVID-19 ha creato un vuoto informativo: la gente aveva un disperato bisogno di più informazioni sulla pandemia globale, eppure non è stato facile per esse identificare una fonte autorevole di cui sentivano di potersi fidare. Questo ha portato i consumatori a colmare i loro vuoti con dubbie modalità fai-da-te, portando a un aumento delle notizie false e delle teorie di cospirazione.
Proteggere il brand dalla "Memetic Media"
I meme (tendenza popolare dei social media) sono ora il modo di comunicare online. Gli studi hanno rilevato che i meme sono molto diffusi tra le giovani generazioni, con il 55% dei ragazzi tra i 13 e i 35 anni che inviano meme ogni settimana. Nasce così la "Memetic Media", ovvero la comunicazione influenzata da questo tipo di contenuti.
Nell'ultimo anno questo numero è cresciuto. Le citazioni di meme sono aumentate del 26% negli ultimi 13 mesi, passando da 19,8 milioni di citazioni nell'agosto 2019 a 24,9 milioni nel luglio 2020, con un picco di 28 milioni nell'aprile 2020. Gli utenti online si sono generalmente rivolti ai a questo tipo di comunicazione per distrarsi mentre erano in isolamento.
Man mano che i meme diventano più popolari, tuttavia, aumenta anche la possibilità che essi vengano usati per scopi sbagliati. Con l'aumento della disinformazione, i meme possono influenzare in modo considerevole la mentalità dei consumatori. Nei prossimi mesi e anni le aziende dovranno aspettarsi che i meme vengano utilizzati maggiormente per persuadere i consumatori sia sulle questioni chiave, sia su quelle che potrebbero avere un impatto su un prodotto o servizio.
5 tendenze importanti quindi, da tenere d'occhio durante la fine del 2020 e l'inizio del 2021. Sebbene i concetti riguardino principalmente brand famosi o realtà più diffuse, anche gestendo un business locale in crescita non si possono certo ignorare. Adattarsi al presente è da sempre stata l'arma di marketing vincente di qualunque categoria merceologica.
Comentários